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Evento il 29 e 30 ottobre. Oltre un centinaio le adesioni. Fvg quarta regione in Italia per imprese culturali creative

Milano, 23 ottobre – “La cultura non è solo un momento di crescita sociale ma anche economica di un territorio. Con la Fiera Eureka a Pordenone vogliamo dare forma a questo concetto, mettendo tra di loro in contatto le imprese culturali e creative con le aziende, creando occasioni di incontro e di crescita dell’intero sistema”.

Lo ha detto il vicegovernatore con delega alla Cultura Mario Anzil partecipando oggi a Milano nella sede della Bio4dream spa alla conferenza stampa della seconda edizione di Eureka, Fiera Nazionale della Cultura e della Creatività in programma il 29 e 30 ottobre 2024 alla Fiera di Pordenone. L’iniziativa è promossa dalla Direzione Cultura e Sport della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ha il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome ed è realizzata grazie alla collaborazione di Pordenone Fiere, partner organizzativo. Al momento hanno dato la propria adesione oltre un centinaio di imprese culturali e creative provenienti da tutta Italia.

L’esponente dell’esecutivo Fedriga, nel suo intervento, ha voluto mettere in risalto il valore che la cultura riveste nel panorama regionale, intesa non solo come momento di crescita personale ma anche come vettore economico del Friuli Venezia Giulia, grazie all’attività delle imprese culturali creative. “La cultura – ha detto Anzil – non è solo un elemento di arricchimento sociale, ma può e deve essere un volano per lo sviluppo economico, creando nuove opportunità di lavoro, sinergia e innovazione. Con Eureka 2024 intendiamo dare concretezza a questa visione, offrendo un palcoscenico di rilievo alle nostre imprese e favorendo la nascita di nuove collaborazioni anche a livello nazionale ed internazionale”.

Così come avvenuto con successo a Francoforte in occasione della Buchmesse, dove la Regione era presente con uno spazio nel padiglione Italia, la fiera di Pordenone diventa una Agorà naturale dove si possono confrontare le imprese culturali creative italiane, aprendosi anche a soggetti economici dei

vicini territori di Austria e Slovenia. “Il fatto che il binomio cultura-impresa sia effettivamente attrattivo – ha spiegato il vicegovernatore – è testimoniato dalla presenza di alcune delle più prestigiose aziende del nostro territorio regionale, che hanno già garantito la loro presenza alla Fiera. Nei padiglioni di viale Treviso a Pordenone ci saranno, con un proprio spazio, Illy, Nonino, Potocco, Danieli, Arrital e Cristalia solo per citare alcuni nomi che operano nel panorama del Friuli Venezia Giulia. Ciò indica che c’è forte interesse da parte del mondo produttivo verso la cultura, poiché quest’ultima può rappresentare senza dubbio un substrato importante per la nascita di idee imprenditoriali di successo”.

Nel corso dell’incontro odierno è emerso che, da uno studio realizzato dalla fondazione Symbola con dati di Unioncamere relativi al 2023, il Friuli Venezia Giulia è ai vertici in Italia con una specializzazione culturale e creativa superiore al dato nazionale, dietro a Lazio, Lombardia e Piemonte. Inoltre Trieste è quarta in Italia per il numero di imprese culturali creative in relazione alla totalità delle imprese presenti sul territorio. Lo studio evidenzia poi che la nostra regione è la terza in Italia per valore aggiunto generato dalle imprese culturali creative mentre sono oltre 5000 le realtà di questo tipo che generano un valore di 2 miliardi di euro, in crescita rispetto gli anni precedenti, ed occupa oltre 31mila addetti.

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